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Mercoledì 08 Giugno 2016
Interferenti endocrini: il Parlamento Europeo condanna il ritardo della Commissione

Il ritardo della Commissione nella pubblicazione dei criteri scientifici necessari a identificare e ridurre l'esposizione alle sostanze chimiche che interferiscono con le attività ormonali, considerate una minaccia globale dal programma dell'ONU per l'ambiente (UNEP) Nazioni Unite e dall'Organizzazione mondiale della sanità, è stato condannato dai deputati in una risoluzione approvata mercoledì 7  giugno 2016. Infatti i deputati condannano la Commissione non solo per non aver osservato l'obbligo di adottare i criteri scientifici, ma anche per il mancato rispetto dei suoi obblighi istituzionali, come stabilito nei trattati dell'UE, in una risoluzione approvata con 593 voti favorevoli, 57 contrari e 19 astensioni. Nella risoluzione si sottolinea come i continui ritardi della Commissione nella pubblicazione di tali criteri, che sarebbero dovuti essere resi pubblici entro la fine del 2013, rappresenta anche una violazione del diritto comunitario. La Corte di giustizia europea ha stabilito, nel dicembre 2015, che l'esecutivo dell'Ue aveva violato il diritto comunitario omettendo di pubblicare i criteri e gli eurodeputati hanno ripetutamente sollecitato l'UE a bloccare le sostanze. I deputati notano inoltre che i criteri scientifici proposti erano pronti nel 2013, ma non sono stati resi pubblici poiché la Commissione ha deciso, al contrario, di avviare una valutazione sull'impatto di tali sostanze. La Corte ha chiarito che questa azione non era stata richiesta dal diritto comunitario, né è appropriato per la Commissione decidere su una questione scientifica. Tuttavia, il Parlamento prende atto della promessa politica della Commissione di stabilire i criteri prima dell'estate.

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